Torna il segno positivo sul comparto del credito al consumo
Torna il segno positivo sul comparto del credito al consumo
Reduce da un 2009 e da un 2010 sostanzialmente in rosso, il comparto del credito al consumo vive un’inizio 2011 all’insegna della crescita. I dati di febbraio, rilevati da Crif (società leader in Italia nelle soluzioni a supporto dell’erogazione e gestione del credito retail) segnano una ripresa della domanda di prestiti personali e finalizzati da parte delle famiglie italiane. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la crescita è di un +2%.
Cambia leggermente la scelta della durate, a vantaggio di quelle di breve periodo, e per importi più bassi. Le classi di durata che crescono maggiormente sono quelle da 2 a 3 anni (per effetto dei prestiti finalizzati) e quella maggiore di 5 anni (per effetto dei prestiti personali). La distribuzione per classi d’importo dei prestiti finalizzati conferma invece il trend di redistribuzione verso importi più bassi: oltre il 65% della domanda si concentra sotto i 5.000 Euro.
In generale tuttavia l’intero comparto, nonostante i primi segni positivi, continua a essere caratterizzato da una certa fragilità, dovuta alla debolezza delle condizioni reddituali delle famiglie (con la contrazione dei consumi) e alla permanente presenza di elevati tassi di disoccupazione. Fattori questi che continuano a alimentare comportamenti improntati alla cautela e politiche d’erogazione delle banche attente alla valutazione del rischio.